Nel messaggio «Urbi et Orbi» il Papa invita a non abituarsi alle tragedie e ai conflitti del nostro tempo

La speranza è più forte

 La speranza è più forte  QUO-293
27 dicembre 2021

«Tante sono le difficoltà del nostro tempo, ma più forte è la speranza» che il Natale porta al mondo. Dinanzi a moltissimi fedeli accorsi in piazza San Pietro nonostante la pioggia, Papa Francesco ha rilanciato il consolante messaggio «Urbi et Orbi» che arriva all’umanità dal Dio fattosi Bambino. Affacciatosi dalla loggia della Benedizione, a mezzogiorno di sabato 25 dicembre, il Pontefice ha ricordato come «in questo tempo di pandemia» non solo la «capacità di relazioni sociali è messa a dura prova», ma «anche a livello internazionale c’è il rischio di non voler dialogare», facendo «scegliere scorciatoie» inadatte a condurre «alla soluzione dei conflitti». E Francesco le ha elencate una ad una le situazioni di conflitto e di sofferenza nelle diverse aree geografiche dei vari continenti e tra differenti categorie di persone. «Venendo nel mondo, nella Persona del Verbo incarnato — ha spiegato — Dio ci ha mostrato la via dell’incontro e del dialogo. Anzi, Lui stesso ha incarnato in sé stesso questa Via, perché noi possiamo conoscerla e percorrerla con fiducia e speranza».

La sera precedente, celebrando la messa della notte di Natale nella basilica Vaticana, il Papa all’omelia aveva tessuto un elogio della piccolezza, mettendo in luce che Dio si cala in essa e non cavalca la grandezza.

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