Un modello per noi

23 dicembre 2021

Al centro della festa di oggi ci sono il Bambino e i Magi.
Il bambino, una volta cresciuto e diventato maestro, metterà davanti a tutti come modello proprio un bambino. Ricordate? «Se non diventerete come un bambino, non entrerete nel Regno dei cieli» (Matteo 18, 3).

Una famosa educatrice scriveva: «Il bambino risuscita sempre e torna, fresco e sorridente, a vivere in mezzo agli uomini. Come è stato detto, il bambino è l’eterno Messia che sempre ritorna tra gli uomini decaduti, per condurli nel Regno dei cieli» (Maria Montessori).

Tutti dobbiamo imparare da questo Bambino a unire nella nostra vita semplicità e grandezza, fiducia e realtà.

Con l’avanzare degli anni, non dobbiamo permettere che nel nostro cuore avanzi la malizia, la superbia, la cattiveria.

Una filastrocca, che Gianni Rodari insegnava ai bimbi, dice: «Bambini, imparate a fare le cose difficili: dare la mano al cieco, cantare per il sordo, liberare gli schiavi che si credono liberi».

Invece di accontentarci sempre più del minimo, e di cercare cose facili, impariamo tutti «a fare le cose difficili!».

I Magi sono l’esempio di uomini in atteggiamento di ricerca della verità, si aprono al trascendente, si mettono in cammino, chiedono, trovano, adorano Dio, e gioiscono. Un modello per noi.

Mentre la società spinge a venerare i nuovi idoli di internet-inglese-impresa (le cosiddette “3 i ” di uno slogan elettorale), noi cristiani abbiamo il dovere di cercare i valori dello spirito che, soli, possono riempire di vera gioia l’animo umano.

È un lavoro faticoso, certo, che esige pazienza, impegno, dedizione. Ma alla fine del nostro cammino, della nostra ricerca, proveremo quello che dice sant’Agostino: «Non mi cercheresti se non mi avessi già trovato!».