«Ride colui che sta nei cieli»

18 dicembre 2021
La Scrittura individua diverse modalità del ridere, invitando a compiere un discernimento anche su questo punto: l’umorismo si incarica di smontare i maestosi progetti dell’empio, la seria dialettica del superbo, la pomposa grandezza piena d’aria del fariseo. Nell’Antico Testamento, Dio spesso viene ritratto nell’atto di divertirsi a smontare i piani seri dell’empio. Il riso diventa sede di giudizio della stoltezza di chi ha smarrito il timore di Dio e costruisce castelli in aria che crollano al primo soffio («Ride colui che sta nei cieli», Sal 2, 4), come di fronte all’illusoria potenza del re di Assiria («Ti deride, ti disprezza la vergine di Sion», 2 Re 19, 21). Gustoso è anche l’episodio di Nm 22, 33, dove Dio fa parlare l’asina di Balaam, salvando il suo padrone: «L’asina mi ha visto e ha ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati