Il Papa accoglie i ragazzi di Azione cattolica per gli auguri natalizi

Per un mondo a misura di bambino

 Per un mondo a misura di bambino  QUO-288
18 dicembre 2021

«Gesù, che è venuto al mondo bambino, crede in un mondo a misura di bambino e... anche oggi si fa vicino ai ragazzi di ogni Paese e di ogni popolo, e lo fa tutti i giorni. È lo stile di Dio, che si descrive in tre parole: vicinanza, compassione e tenerezza». Con un invito a farsi «prossimi» dei loro coetanei in difficoltà, Papa Francesco ha incoraggiato la delegazione dei ragazzi dell’Azione cattolica italiana (Acr) ricevuta in udienza, per gli auguri natalizi, sabato mattina 18 dicembre nella Sala Clementina. Riproponendo le testimonianze del beato Carlo Acutis e di Gino Pistoni, che faceva parte dell’Azione cattolica, morto nel 1944 e del quale è in corso la causa di beatificazione. Ad accompagnare il gruppo erano presenti Giuseppe Notarstefano, presidente nazionale; il vescovo Gualtiero Sigismondi, assistente ecclesiastico generale; Annamaria Bongio, responsabile nazionale dell’Acr con l’assistente don Francesco Marrapodi e alcuni educatori. Ecco il discorso del Papa.

Cari ragazzi e ragazze, benvenuti!

Per me è una gioia incontrarvi in questo appuntamento natalizio, e soprattutto questo [si riferisce a un bimbo] è coraggioso, lui farà fortuna nella vita! Lascialo andare, lascialo in pace… Mi piace. Guardiamo: ha iniziativa, ha coraggio, è uno che sta cercando le cose sconosciute. Così voi, ragazzi e ragazze, dovete essere: con coraggio andare avanti!

Con voi ci sono il Presidente Nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, prof. Giuseppe Notarstefano, l’Assistente Generale, Mons. Gualtiero Sigismondi, insieme ai responsabili nazionali e ad alcuni educatori. Li saluto di cuore e attraverso di loro ringrazio le tante persone che si impegnano con generosità per la vostra formazione, dedicando tempo e risorse all’Associazione.

Il vostro cammino di fede quest’anno è espresso dallo slogan Su misura per te, ispirato alle lavorazioni di sartoria. Mi piace questo tema, che fa pensare agli abiti preparati su misura, con accessori adeguati alle varie persone. È bello perché ciascuno di noi è una persona unica. Non ce ne sono due uguali, no: una, unica! Non siamo fotocopie, siamo tutti originali! E la cosa brutta è quando vogliamo imitare gli altri e fare le cose che fa la gente, gli altri, e da originali diventeremo fotocopie. Questo è brutto. Ognuno deve difendere la propria originalità. Lo ripeteva spesso il Beato Carlo Acutis, vostro coetaneo. E in effetti è importante che ciascuno indossi ogni giorno con gioia l’“abito” della propria originalità, della propria personalità. Pensate, nella storia non c’è nessuno e non ci sarà mai nessuno uguale a te, a te, a te... Tutti siamo differenti. Ognuno è una bellezza unica e irripetibile. E quando qualcuno fa delle cose brutte, ognuno è una bruttezza unica, irripetibile. Ognuno è originale sia nel bene sia nel male!

Così vi vede Gesù, vi ama come siete, anche se qualcuno non vi considera e può pensare che contiate poco. Gesù, che è venuto al mondo bambino, crede in un mondo a misura di bambino, a misura di ognuno. Ce lo ha fatto capire nascendo a Betlemme. Ma anche oggi si fa vicino ai ragazzi di ogni Paese e di ogni popolo, e lo fa tutti i giorni. È lo stile di Dio, che si descrive in tre parole: vicinanza, compassione e tenerezza. Questo è lo stile di Dio, non un altro.

Cari amici, di fronte a Gesù che si fa nostro prossimo, impariamo anche noi a farci “prossimi”; prossimi agli altri: prossimi ai familiari, agli amici, ai coetanei, ai bisognosi. Si può sempre fare qualcosa per gli altri senza aspettare che siano gli altri a fare qualcosa per noi. Si può sempre essere missionari del Vangelo, ed esserlo ovunque, a partire dagli ambienti in cui si vive: in famiglia, a scuola, in parrocchia, nei luoghi dello sport e del divertimento. Ma per fare questo, per assumere lo stile di Gesù, per essere suoi testimoni, bisogna stare con lui, fargli posto nella nostra giornata. E io domando a ognuno di voi, ragazzi e ragazze: voi, fate posto a Gesù nella vostra giornata, nel vostro lavoro, nel vostro studio, nel vostro riposo, nel vostro sport? Gesù entra lì? Non abbiate paura di dedicargli tempo nella preghiera, cioè di parlargli — con Gesù — dei vostri amici, di chiedergli aiuto nelle difficoltà, di raccontargli quando siete felici e quando siete tristi. E Gesù vi farà crescere in quella nobiltà che ha una persona quando prende su di sé la propria misura.

Oggi mi è arrivata la biografia di un ragazzo, che ha dato la vita — 20 anni — ha dato la vita per la sua patria: Gino Pistoni. La sua causa di beatificazione è in corso. E ha offerto la vita con il suo sangue, scritto con il suo sangue… E subito ho pensato a voi: lo porterò all’udienza per parlare a loro di questo ragazzo. Che la vostra vita… Che ognuno di voi dia la vita, ma bene, con tutto: si esprima come lui si è espresso con il sangue, esprimersi con tutto quello che ha.

Gesù dà al cuore una gioia piena, perché solo Lui è capace di rendere sempre nuova l’avventura della vita. Lui non si dimentica mai di voi; è sempre pronto a incoraggiarvi e non smette mai di credere in voi. Siamo noi a dimenticarci di Lui: questo sempre succede… Vi dà energia, vi dà coraggio ogni volta che andate a incontrarlo a Messa e vi guarda con gioia, specialmente quando fate dei gesti di condivisione e di solidarietà verso gli altri, quando siete capaci di stare vicino a chi è solo, senza amici, in difficoltà; vicino a chi soffre, e purtroppo ci sono tanti vostri coetanei che soffrono! Pensate a loro, pensate: a questi ragazzi, che voi non conoscete, ma sono tanti che soffrono. Portateli nel vostro cuore per parlarne a Gesù. Coraggio! Coraggio nel vostro cammino di vita. Gesù conta su di voi!

Vi ringrazio e auguro un felice e santo Natale a voi. Grazie! Buon Natale alle vostre famiglie e a tutta l’Azione Cattolica. Di cuore vi benedico e vi chiedo di pregare per me.