17 dicembre 2021
«We cannot and should not give up on the human mind’s ability to be creatively intelligent» (Non possiamo né dovremmo rinunciare alla capacità della mente umana di essere creativa). Era con un pizzico di amarezza che Lee Sedol affidava queste parole a un tweet, uno degli ultimi da lui postati, due anni fa. Con quel tweet, il sudcoreano, uno dei più grandi giocatori al mondo di go, annunciava il suo ritiro dalle competizioni ufficiali. Erano passati soltanto tre anni dal giorno in cui a Seoul la carriera di Lee Sedol, campione del mondo per 18 volte, conobbe una svolta inattesa, per molti versi drammatica: venne sconfitto (quattro partite a una) da un software, AlphaGo, creato dalla società di Google, DeepMind. Umiliato, Lee Sedol addirittura si scusò pubblicamente con i suoi tifosi per la ...
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