Violenti scontri per l’acqua in Camerun

16 dicembre 2021

Yaoundé , 16. Violenti scontri sono scoppiati nel villaggio di Ouloumsa, nell’estremo nord del Camerun, a seguito di una disputa tra pescatori e agricoltori legata all’acqua. Le violenze per accaparrarsi la risorsa idrica — in esaurimento in tutta la regione — si sarebbero poi estese ai villaggi circostanti e alla città di Kousseri, dove sarebbe stato distrutto anche il mercato alimentare e del bestiame.

La tensione tra la comunità locale di mousgoum, composta da pescatori, e gli arabi choua, pastori da migliaia di anni, permane alta. Funzionari dell’Unhcr hanno descritto gli scontri come il peggior caso di violenza inter-comunitaria degli ultimi anni nel Paese africano. L’inasprirsi del conflitto ha costretto alla fuga oltre 45.000 persone verso il Ciad. Chi non è scappato è rintanato nella propria casa, mentre nelle strade è difficile reperire beni di prima necessità. Il governatore della regione si è recato personalmente nelle zone interessate dalle violenze, per cercare di calmare le tensioni prima di visitare i numerosi feriti negli ospedali di Kousseri.

Situazione molto difficile anche in Kenya, alle prese con la siccità. Una fotografia aerea di sei giraffe morte, ammucchiate una sopra l’altra sulla terra rossa arida alle porte del villaggio di Eyrib, nella contea di Wajir, è diventata il simbolo della devastazione causata dalla prolungata mancanza di acqua nel Paese dell’Africa orientale.