Caritas Internationalis compie 70 anni e lancia la campagna “Together We”

Al cuore della Chiesa del mondo e dei poveri

 Al cuore della Chiesa  del mondo e dei poveri  QUO-284
14 dicembre 2021

Il rispetto della dignità umana e la cura delle ferite inferte alla casa comune sono due aspetti complementari della crisi attuale che vive l’umanità, colpita dalla pandemia di coronavirus, ma anche il pianeta. Coordinare gli sforzi di tutti per affrontare queste emergenze è l’obiettivo della nuova campagna globale di Caritas Internationalis “Together We” (Insieme Noi), presentata ieri, lunedì 13 dicembre, alla Pontificia università Urbaniana e annunciata il giorno precedente da Papa Francesco dopo l’Angelus.

L’ambizione della campagna è tradurre in azioni concrete quell’“ecologia integrale” prefigurata da Papa Francesco nelle encicliche Laudato si’ e Fratelli tutti. «Agire oggi per un domani migliore» sono, non a caso, le parole che accompagnano quest’iniziativa, simboleggiata da sette mani — quante sono le Caritas regionali operative all’interno di Caritas Internationalis — che si stringono tra di loro intorno al mondo.

Il programma di “Together We” sarà declinato in tre fasi, complementari tra loro e alle quali sarà dedicato in maniera specifica ognuno dei prossimi tre anni. La prima fase, ha spiegato il segretario generale di Caritas Internationalis, Aloysius John, sarà quella che ha come obiettivo l’aumento della consapevolezza della correlazione tra degrado ambientale — ad esempio il suo impatto sulla scarsità di cibo e di acqua — e povertà, marginalizzazione e diseguaglianze. Un’opera di sensibilizzazione che deve partire innanzitutto dalle comunità di base, come possono essere villaggi e parrocchie. La seconda fase sarà perciò dedicata a «far ascoltare le grida dei poveri» a governi, Stati e organizzazioni internazionali, in modo da cercare di far includere la voce di chi è marginalizzato nelle decisioni politiche al fine di creare una società più equa e giusta. A questa fase di passaggio dalla consapevolezza all’azione, seguirà, nel 2024, una fase di confronto delle esperienze maturate dalle comunità, condividendo le buone pratiche in una settimana di incontri a fine anno.

«Questa campagna è basata su fondamenta solide che durano da 70 anni», ha ribadito Aloysius John, ricordando l’importante anniversario di Caritas Internationalis, che oggi coordina 162 Caritas locali. Proprio il 14 dicembre del 1951, infatti, Papa Pio xii riceveva i delegati rappresentanti gli organismi caritativi cattolici di 12 nazioni «i quali hanno partecipato alla prima Adunanza costitutiva della Conferenza Internazionale cattolica della Carità, tenutasi a Roma nei giorni 12 e 13 del corrente mese». La notizia dell’«udienza speciale» veniva pubblicata sulla prima pagina de «L’Osservatore Romano» del 15 dicembre di quell’anno, nella rubrica “Nostre informazioni”. Sull’edizione del giorno seguente veniva poi annunciata l’approvazione «ad experimentum» da parte della Santa Sede dello statuto della Conferenza Internazionale cattolica della Carità, che nei giorni 12, 13 e 14 dicembre, presso il Palazzo della Cancelleria apostolica, aveva dato luogo alla propria Assemblea costitutiva. Vi parteciparono i rappresentanti delle organizzazioni caritative approvate dagli episcopati di Austria, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna, Stati Uniti e Svizzera. Presente inoltre come osservatore anche il rappresentante della Caritas belga.

«Attraverso questi 70 anni Caritas — ha ricordato da parte sua il cardinale Luis Antonio Tagle, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli e presidente di Caritas Internationalis — ha testimoniato il dolore, la sofferenza e il degrado dovuto alla povertà e imposto alle persone da atteggiamenti, sistemi e da politiche dell’ingiustizia dell’indifferenza, ma ha anche testimoniato il potere trasformativo della cura, della comunione e della compassione».

«Siamo stati testimoni della forza, della saggezza e della dignità, della speranza e gioia che i poveri hanno» ha aggiunto, sottolineando quanto Caritas sia «al cuore della Chiesa, al cuore del mondo, al cuore dei poveri».