13 dicembre 2021
Durante i giorni che precedevano il Natale del 1720, nella chiesa dell’Immacolata Concezione a Torino risuonava un ritornello di speranza: Regem venturum Dominum. Venite adoremus. Era nata la novena di Natale. Secondo la tradizione, padre Carlo Antonio Vacchetta, sacerdote vincenziano torinese, ne ha scritto la struttura e la musica. Costruita sulla disposizione dei vespri, essa inizia con il canto delle profezie bibliche che annunciano la venuta del Salvatore, alternate con il ritornello, come un invitatorio. Seguono un polisalmo, una lettura breve e un inno. Il Magnificat poi è preceduto da una delle cosiddette “antifone maggiori” o “antifone O” seguito da un titolo cristologico.
Tuttavia nel 2002 il Direttorio su pietà popolare e liturgia al n. 103, dedicato alla novena del Natale, afferma: «Nel nostro tempo, in ...
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