La visita del Papa alla Comunità Cenacolo che accoglie persone in situazioni di disagio

Per percorrere insieme una strada migliore

 Per percorrere insieme   una strada migliore  QUO-280
09 dicembre 2021

Per Papa Francesco la giornata della solennità dell’Immacolata Concezione — cominciata alle ore 6.15 con il pellegrinaggio mariano nel cuore di Roma — è culminata, nel pomeriggio, con la significativa visita alla Comunità Cenacolo. Lo riferisce la Sala stampa della Santa Sede.

Il Pontefice è arrivato nella sede romana della Comunità poco prima delle 16.30. A dargli il benvenuto i circa 25 fratelli e sorelle della fraternità “Buon Samaritano” con le persone che lì sono accolte e assistite nelle loro fragilità. Erano presenti anche rappresentanti di altre fraternità italiane.

Anzitutto Francesco ha assistito alla proiezione di un film sulla vita di san Giuseppe, realizzato dai ragazzi ospiti delle due fraternità a Medjugorje. Quindi ha ascoltato alcune storie di accoglienza e rinascita vissute da coloro che vivono, appunto, l’esperienza della Comunità.

Quindi il Papa ha preso la parola anzitutto per ringraziare la Comunità Cenacolo del servizio alle persone più fragili. E ha poi incoraggiato il cammino dei giovani che hanno vissuto esperienze negative. «Non avere paura della realtà, della verità, delle nostre miserie» ha suggerito. «Non avere paura — ha insistito — perché a Gesù piace la realtà come è, non truccata; al Signore non piace la gente che si trucca l’anima, che si trucca il cuore».

Ma non è finita qui, ha rilanciato Francesco, perché proprio a chi ha vissuto o sta vivendo realtà problematiche ha chiesto di aiutare «tanti giovani che sono in situazioni come la vostra». Infine, ha esortato ad avere «il coraggio di dire: “Pensa che c’è una strada migliore”».

Con questo appassionato invito alla speranza, nel visitare la sede della fraternità il Pontefice ha voluto salutare tutti i presenti, uno a uno. Ha poi benedetto la cappella — avendo accanto a sé don Luigi Epicoco, assistente ecclesiastico del Dicastero per la comunicazione — costruita dagli stessi componenti della fraternità, con oggetti di recupero, a significare anche il rinnovamento della vita di ciascuno. Francesco ha poi guidato la preghiera dedicata a san Giuseppe, contenuta nella lettera apostolica Patris Corde, affidando così alla sua protezione il mondo e la Chiesa, a conclusione dell’Anno speciale a lui dedicato, che si era aperto l’8 dicembre dello scorso anno. Il Papa ha quindi fatto rientro in Vaticano alle ore 18.20.

L’esperienza della Comunità Cenacolo ha inizio il 16 luglio 1983, giorno della Madonna del Carmine, in una casa diroccata e abbandonata messa a disposizione dal comune sulla collina di Saluzzo, una cittadina in provincia di Cuneo, quando suor Elvira Petrozzi cerca di dare la risposta della tenerezza di Dio all’urlo di disperazione di tanti giovani smarriti, ingannati e delusi.

Nasce così un luogo di accoglienza e di servizio alla vita, divenuto fonte di speranza e rinascita per tante persone perse nel mondo delle tenebre, tristi, emarginate, disperate, vittime delle droghe. Le case della Comunità Cenacolo, chiamate fraternità, negli anni si moltiplicano prima in Italia, quindi in Europa e poi nel mondo. Attualmente sono 71 in 20 Paesi.