Luogo di creatività del Vangelo

03 dicembre 2021

Nel primissimo annuncio del Vangelo, Cipro «ha avuto un ruolo di primaria importanza»: grazie alla sua popolazione «si inaugura l’annuncio del Vangelo ai pagani e così il Vangelo travalica ogni frontiera culturale e religiosa, arrivando alle periferie del mondo antico (cfr. At 11,20)». Così il patriarca di Gerusalemme dei latini, Pierbattista Pizzaballa, ha salutato Papa Francesco all’inizio della messa.

Sin dall’inizio del cristianesimo Cipro è stata «luogo di creatività del Vangelo, di evangelizzazione e inculturazione, luogo di incontro, dialogo e accoglienza della Buona Notizia», ma anche «sinonimo di superamento delle frontiere etniche, culturali e religiose».

Dopo la caduta di Akko nel 1291, ha ricordato il patriarca, Cipro ha accolto «le comunità religiose fuggite dalla Terra Santa». In particolare i francescani, che «tanto hanno contribuito alla cura dei cattolici» e che, da tanti anni, «insieme ad altri sacerdoti e religiose della diocesi, continuano a contribuire all’accoglienza dei migranti e di ogni persona, specie dei più poveri».

L’isola «condivide le ferite dell’Europa e del Medio Oriente»: ferite che, ha detto Pizzaballa, sono «divisioni politiche, militari e, bisogna riconoscerlo, non senza amarezza, anche religiose».

Al termine della celebrazione ha preso la parola l’arcivescovo di Cipro dei maroniti, Selim Jean Sfeir, che ha ringraziato il Papa per la sua visita e per essere venuto a chinarsi sui più poveri, sugli immigrati e su tutti quelli che si sentono esclusi dalla società, per ravvivare in loro la presenza di Dio.