La partenza da Roma

Telegrammi a capi di Stato

 Telegrammi  a capi di Stato  QUO-275
02 dicembre 2021

È decollato stamane alle 11.05, dall’aeroporto di Fiumicino, l’airbus A320 con a bordo Papa Francesco diretto a Cipro, prima tappa del suo trentacinquesimo viaggio internazionale. Giunto in automobile alla scalo romano, il Pontefice si è imbarcato sul velivolo dell’Ita (Italia Trasporto Aereo) Air-ways — la compagnia aerea che ha rilevato l’Alitalia — accompagnato dai cardinali Pietro Parolin, segretario di Stato, Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, e Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Con loro gli arcivescovi Edgar Peña Parra, sostituto della Segreteria di Stato, e Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati; i monsignori Diego Ravelli, per la prima volta come maestro delle Celebrazioni liturgiche pontificie, dopo la nomina dello scorso 11 ottobre; George Jacob Koovakad, anch’egli per la prima volta come responsabile dell’organizzazione dei viaggi papali, dopo aver affiancato il suo predecessore monsignor Dieudonné Datonou — oggi nunzio apostolico — nella precedente visita a Budapest e in Slovacchia; e Filippo Ciampanelli, officiale della Segreteria di Stato; i cerimonieri pontifici Ján Dubina e L’ubomír Welnitz; e, tra gli altri, il gesuita Antonio Spadaro, direttore de «La Civiltà Cattolica»; il prefetto del Dicastero per la comunicazione, Paolo Ruffini, con il direttore editoriale, Andrea Tornielli; i direttori della Sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, e de «L’Osservatore Romano», Andrea Monda; e gli aiutanti di camera Sandro Mariotti e Pier Giorgio Zanetti. Nell’isola cipriota si sono uniti al seguito papale il nunzio apostolico Adolfo Tito Yllana, l’arcivescovo di Cipro dei maroniti Selim Jean Sfeir, il patriarca di Gerusalemme dei latini Pierbattista Pizzaballa, il custode francescano di Terra Santa Francesco Patton, i monsignori George Panamthundil G., Tomasz Grysa e Albino Natale, rispettivamente consiglieri e segretario di nunziatura; i francescani Jerzy Kraj, coordinatore locale del viaggio, ed Eduardo Masseo Gutierrez, con funzioni di interprete. Subito dopo il decollo, Francesco ha inviato i seguenti telegrammi ai capi di Stato dei Paesi sorvolati.

A Sua Eccellenza
On. Sergio Mattarella
Presidente della Repubblica Italiana
Palazzo del Quirinale - 00187 Roma

Nel momento in cui lascio il territorio italiano per recarmi in Visita Pastorale a Cipro e in Grecia, come pellegrino che anela ad antiche sorgenti, con il vivo desiderio di incontrare i fratelli nella fede e le popolazioni locali, mi è gradito rivolgere a Lei, Signor Presidente, e all’intero popolo italiano, i più cordiali saluti, a cui unisco fervidi auspici di serenità e di mutua cooperazione per il bene comune.

Franciscus pp.

Her Excellency
Katerina Sakellaropoulou
President of the Hellenic Republic
Athens

As I fly through Greek airspace on my Apostolic Visit to Cyprus, I offer prayerful best wishes to Your Excellency and your fellow citizens. looking forward with great pleasure to my imminent Visit to the Republic, I invoke God’s blessings upon all.

Franciscus pp.

In un messaggio di risposta al Pontefice, il presidente Mattarella assicura di aver ricevuto «con grande piacere e profonda gratitudine» il telegramma che il Papa ha voluto indirizzargli al momento della partenza per «un viaggio apostolico nel cuore del Mediterraneo, sulle cui sponde, lungo il corso dei secoli, si sono incontrati e confrontati popoli e culture in un processo di reciproco arricchimento. In un crocevia di tale fondamentale importanza — rimarca il capo dello Stato italiano — è necessario l’impegno di tutti affinché le ragioni della pace, dell’accoglienza e del mutuo intendimento prevalgano su logiche che alimentano le violazioni alla dignità della persona e ai suoi diritti fondamentali».