La rete solidale di Caritas internationalis

01 dicembre 2021

A Cipro

Caritas Cipro è diventata membro di Caritas Internationalis nel 1979 ed è stata registrata come associazione caritatevole ufficiale nel 1986. Da allora ha sempre risposto alle crisi umanitarie sull’isola con l’obiettivo di fornire cure e supporto, oltre a portare speranza a quanti sono poveri e vivono ai margini della società cipriota. L’organizzazione ha la propria sede principale a Nicosia ed è presente nelle diverse regioni e città dell’isola. A causa degli sviluppi regionali e della più ampia crisi migratoria iniziata nel 2015, Caritas Cipro ha visto un drammatico aumento delle richieste di assistenza da parte dei rifugiati e richiedenti asilo, considerando che è una delle poche organizzazioni umanitarie locali che forniscono assistenza diretta a queste persone.

Attualmente, circa il 99 per cento degli assistiti da Caritas Cipro sono di origine migrante. Nel 2019 e nel 2020 l’organizzazione ecclesiale ha registrato circa 2.300 nuovi beneficiari, una cifra che ha continuato ad aumentare nella prima metà del 2021 raggiungendo quota 1.500. Lo scorso anno il numero di famiglie servite è stato di 3.822, provenienti da 66 Paesi diversi. Quasi tutti coloro che si rivolgono a Caritas Cipro cercano informazioni, consigli o assistenza in materia di asilo, welfare e lavoro. Molti richiedono anche sostegno per quanto riguarda la fornitura di cibo o l’accesso ad alloggi, occupazione, cure mediche, servizi psicosociali ed istruzione dei bambini. Inoltre, l’ente si occupa di molte altre persone attraverso i suoi programmi parrocchiali che includono banchi alimentari, pasti settimanali, corsi di lingua e altri interventi di carattere sociale. Servizi essenziali sono erogati a migliaia di migranti e rifugiati attraverso la gestione di un centro a Nicosia e squadre itineranti che operano a Larnaca, Limassol e Paphos. Il centro è aperto nei giorni feriali per offrire un luogo in cui sentirsi accolti, avere accesso all’assistenza legale, sanitaria, lavorativa e psicosociale, imparare le lingue (greco e inglese) e, laddove necessario, ricevere cibo, vestiti e altri servizi di carattere umanitario.

In Grecia

Caritas Hellas è membro della confederazione Caritas Internationalis dal 1952. Nata con lo scopo di creare e realizzare azioni e programmi di carattere umanitario e filantropico, nonché sviluppare uno spirito di solidarietà all’interno della società, nel biennio 2019-2020 ha fornito assistenza a 18.260 persone a Lesbo, 5.400 a Chios e 3.700 a Samos. Da novembre 2015 è presente a Lesbo mentre dal 2017 opera nel campo di Kara Tepe, dove ha sviluppato un sistema di supporto psicosociale olistico che mira a migliorare il benessere sociale ed emotivo della popolazione servita. A partire dall’aprile 2020, in risposta alle maggiori preoccupazioni sanitarie legate alla pandemia, Caritas Hellas ha ampliato i suoi servizi a Lesbo, introducendo, con il supporto della confederazione Caritas, una nuova serie di servizi di interpretariato per facilitare l’accessibilità dei rifugiati e dei richiedenti asilo alle unità di assistenza sanitaria primaria. Inoltre, in seguito ai devastanti incendi scoppiati a Moria nel settembre 2020, Caritas Hellas, in collaborazione con le parti interessate locali, nazionali e internazionali, ha proceduto con la fornitura di strutture sanitarie nel nuovo sito, formando anche una nuova squadra mobile di supporto sociale per i bisogni della popolazione alloggiata nel nuovo Centro di accoglienza e identificazione (Ric) temporaneo di Lesbo. Grazie anche al supporto di Unicef, sono stati poi introdotti una serie di servizi di supporto psicosociale rivolti a donne e alle adolescenti residenti nel Ric di Lesbo. Con il supporto della Santa Sede è stato sviluppato successivamente un pacchetto di vari servizi che si concentrano sulla fornitura di alloggi sicuri ad Atene, sulla facilitazione dell’accesso all’assistenza psichiatrica e ai servizi sanitari primari a Chios e sull’organizzazione di attività educative a Lesbo. Da luglio 2019, Caritas Hellas svolge anche attività di accoglienza ed educazione ad Atene e Salonicco nel contesto del progetto Helios dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), il primo a livello nazionale per l’integrazione dei rifugiati riconosciuti nella società greca.