Condannato all’ergastolo per genocidio un militante jihadista

01 dicembre 2021
Berlino , 1. Un jihadista del sedicente stato islamico (Is), Taha Al-Jumailly, è stato condannato all’ergastolo per il «genocidio» degli yazidi da un tribunale di Francoforte. Si tratta del primo verdetto che definisce in questo modo la tragedia della minoranza curda nel nord dell’Iraq, facendo così entrare questo genocidio nella storia del diritto internazionale. Il 29enne, che nel 2013 si unì alla cosiddetta “guerra santa del califfato”, è stato riconosciuto colpevole anche di crimini contro l’umanità e crimini di guerra. Lasciò morire di sete una bimba yazida di cinque anni, che costrinse alla schiavitù assieme alla madre. A testimoniarlo è la mamma della piccola, riferendo che sua figlia era stata incatenata fuori casa ed era morta di sete sotto il sole. Per ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati