Nel messaggio al Patriarca Bartolomeo per la festa di sant’Andrea il Papa rilancia l’impegno ecumenico

È mia speranza che ortodossi e cattolici lavorino sempre più insieme

 È mia speranza che ortodossi e cattolici lavorino sempre più insieme  QUO-273
30 novembre 2021

Nel quadro del tradizionale scambio di delegazioni per le rispettive feste dei santi patroni — il 29 giugno a Roma per la celebrazione dei santi Pietro e Paolo e il 30 novembre a Istanbul per quella di sant’Andrea — il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, ha guidato oggi la delegazione della Santa Sede per la festa del Patriarcato ecumenico. Il porporato è stato accompagnato dal vescovo Brian Farrell, segretario del dicastero, e da monsignor Andrea Palmieri, sottosegretario.

A Istanbul si è unito ad essi monsignor Walter Erbi, incaricato d’affari “ad interim” della nunziatura apostolica in Turchia.

Nella chiesa patriarcale di San Giorgio al Fanar la delegazione della Santa Sede ha preso parte alla solenne Divina liturgia presieduta dal Patriarca ecumenico Bartolomeo, al quale il cardinale Koch ha consegnato un messaggio autografo di Papa Francesco, di cui ha dato lettura alla conclusione del rito. Pubblichiamo una traduzione dall’inglese del testo pontificio.

A Sua Santità Bartolomeo
Arcivescovo 
di Costantinopoli
Patriarca Ecumenico

In occasione della festa dell’apostolo Andrea, il primo chiamato e fratello dell’Apostolo Pietro, e santo patrono della Chiesa di Costantinopoli e del Patriarcato Ecumenico, il mio pensiero si volge a lei, amato fratello in Cristo, e alla Chiesa che nostro Signore Gesù, «il Pastore grande delle pecore» (Eb 13, 20), ha affidato al suo ministero. Lo faccio non solo in considerazione della nostra fraterna amicizia, ma anche dell’antico e profondo vincolo di fede e di carità tra la Chiesa di Roma e la Chiesa di Costantinopoli. Con l’assicurazione della mia vicinanza spirituale, ho inviato una delegazione per trasmettere i miei migliori auguri di gioia e di pace a lei, ai suoi fratelli Vescovi, e al clero, ai monaci e ai fedeli laici riuniti nella Chiesa Patriarcale di San Giorgio per la Divina Liturgia in memoria dell’Apostolo Andrea.

È stato per me fonte di gioia il fatto che durante la sua recente visita a Roma siamo stati capaci non solo di condividere le nostre preoccupazioni riguardo al presente e al futuro del nostro mondo, ma anche di esprimere il nostro impegno comune ad affrontare questioni di cruciale importanza per tutta la nostra famiglia umana, tra le quali la cura del creato, l’educazione delle future generazioni, il dialogo tra le diverse tradizioni religiose e la ricerca della pace. In tal modo, noi come Pastori, insieme con le nostre Chiese, rafforziamo il profondo vincolo che già ci unisce, poiché la nostra responsabilità comune di fronte alle attuali sfide scaturisce dalla nostra fede condivisa in Dio Onnipotente, Creatore del cielo e della terra; nell’unico Signore Gesù Cristo, suo Figlio, che si fece uomo per la nostra salvezza, morì e risuscitò dalla morte; e nello Spirito Santo, Signore e datore di vita, che armonizza le differenze senza eliminarle. Uniti in questa fede, cerchiamo con determinazione di rendere visibile la nostra comunione. Pur riconoscendo che restano questioni teologiche ed ecclesiologiche al centro del lavoro del nostro costante dialogo teologico, è mia speranza che Cattolici e Ortodossi possano lavorare sempre più insieme in quelle aree in cui non solo è possibile, ma addirittura imperativo farlo.

Amato fratello in Cristo, nel cammino verso la piena comunione tra le nostre Chiese, siamo sostenuti dall’intercessione dei santi fratelli Pietro e Andrea, i nostri santi patroni. La piena unità alla quale aneliamo è, naturalmente, un dono di Dio, mediante la grazia dello Spirito Santo. Possa nostro Signore aiutarci a essere pronti ad abbracciare questo dono attraverso la preghiera, la conversione interiore e l’apertura a cercare e a offrire perdono.

Con questi sentimenti sinceri, rinnovo i miei cordiali auguri per la festa di sant’Andrea e scambio con Lei, Santità, un abbraccio di pace.

Roma, San Giovanni in Laterano, 30 novembre 2021.

Francesco