Un’opera teatrale che unisce denuncia sociale e riflessione teologica

26 novembre 2021
La profezia è dei grandi. Don Luigi Sturzo, nella sua vita di uomo e sacerdote, ha avuto modo di essere testimone di questo assioma perché il suo sguardo si è rivolto sempre all’infinito. Così è stato anche per la sua drammaturgia che è passata, molte volte e purtroppo, in secondo piano. Nello scorrere le pagine dei testi teatrali nati dalla sapiente mano del sacerdote di Caltagirone — Il Duello (il manoscritto è del 1899), La Mafia (1900) e Il ciclo della Creazione (1932) — si scopre un drammaturgo attento sia alla società circostante che alla dimensione spirituale. La Mafia è un dramma che nasce da un caso giudiziario: Notarbartolo, direttore del Banco di Sicilia, fu ucciso misteriosamente su un treno nel 1893. Un omicidio eccellente del quale venne accusato l’onorevole ...

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