Quando la speranza si trasforma in certezza

 Quando la speranza si trasforma in certezza  QUO-268
24 novembre 2021

Al termine della catechesi, prima di guidare il canto del Pater Noster e di impartire la benedizione finale, il Papa si è così rivolto ai gruppi presenti nell’Aula Paolo vi .

Saluto cordialmente i fedeli di lingua francese, in particolare i pellegrini dalla Diocesi di Lione.

Il Signore ha messo sulla nostra strada delle persone che soffrono, che si sentono sole o che hanno perso forza e coraggio. Dobbiamo saperle riconoscere e, con l’aiuto di San Giuseppe, diventare loro amici e loro sostegno nel cammino della vita.

Dio vi benedica!

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente i gruppi provenienti da Inghilterra e Stati Uniti d’America. In particolare saluto i sacerdoti di varie diocesi dell’Inghilterra e del Galles, che celebrano il loro 60° anniversario di ordinazione. Su ciascuno di voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore. Dio vi benedica!

Rivolgo un cordiale saluto ai fedeli di lingua tedesca. San Giuseppe ci aiuti a vivere in coerenza e gioia il nostro legame indelebile con Cristo e la sua Chiesa. Egli ci difenda sempre da ogni attacco del maligno.

Saludo cordialmente a los fieles de lengua española. Los animo a pedir con confianza a san José la capacidad de valorizar los vínculos de nuestra vida, valorizar a las personas comunes que nos acompañan y sostienen, para que nadie se sienta solo y abandonado y todos puedan reconciliarse con la propia historia viendo en ella la providencia de Dios pese a su debilidad. Que el Señor los bendiga. Muchas gracias.

Saluto con affetto i fedeli di lingua portoghese. Domenica scorsa abbiamo vissuto la 36a Giornata della Gioventù, tappa nel cammino che ci porterà a Lisbona nel 2023. In questo pellegrinaggio spirituale, lasciamoci affascinare dal cuore umile e disponibile verso gli altri di San Giuseppe. E sul suo esempio prendiamoci cura dei legami significativi della nostra vita. Su tutti scenda la Benedizione del Signore.

Saluto i fedeli di lingua araba. Chiediamo a San Giuseppe, che ha custodito il legame con Maria e con Gesù, di aiutarci ad avere cura delle relazioni nella nostra vita, affinché nessuno sperimenti quel senso di abbandono che viene dalla solitudine. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga sempre da ogni male!

Saluto cordialmente tutti i Polacchi.

Domenica prossima inizia il Tempo di Avvento, il quale per mezzo di diversi simboli ci prepara alla celebrazione del mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio e ci ricorda che la vita umana è un continuo rimanere in attesa.

La nostra vita diventa bella e felice quando attendiamo qualcuno di caro e importante.

Questo Avvento vi aiuti a trasformare la speranza nella certezza che Colui che aspettiamo ci ama e non ci abbandona mai.

Vi benedico di cuore!

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto le Figlie della Misericordia del Terz’Ordine Regolare di San Francesco, riunite nel Capitolo Generale, e le esorto a proseguire con gioia la missione in fedeltà al carisma della fondatrice, la Beata Maria di Gesù Crocifisso. Saluto i sacerdoti ex alunni del Seminario Romano Maggiore, che celebrano il 25° anniversario di sacerdozio, incoraggiandoli ad essere generosi servitori del popolo santo di Dio — e andare avanti verso il 50°: coraggio, andare avanti!

Il mio pensiero va infine, come di consueto, agli anziani, agli ammalati, ai giovani e agli sposi novelli. La prossima domenica segnerà l’inizio dell’Avvento, il periodo liturgico che precede e prepara la celebrazione del Santo Natale. Auguro a ciascuno di voi di aprire il cuore al Signore, per preparare la strada a Colui che viene a colmare con la luce della sua presenza ogni nostra umana debolezza.

A tutti voi la mia benedizione.