Incontro in occasione della Giornata della pesca

Fermare le violazioni dei diritti dei lavoratori del mare

20 novembre 2021

Fermare le violazioni dei diritti umani in mare. È l’obiettivo dell’impegno congiunto che da anni la Santa Sede e la Fao portano avanti a sostegno dei lavoratori del mare impegnati nel settore della pesca e delle loro famiglie. Ma è anche il tema su cui si confronteranno i partecipanti alla conferenza internazionale — promossa da Stella Maris (Apostolato del mare) presso il Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale (Dssui), Fao e Missione permanente della Santa Sede presso Fao, Ifad e Pam — in occasione della Giornata mondiale della pesca, che si svolgerà in forma virtuale il 22 novembre dalle 10 alle 12.

Il tema scelto è quanto mai significativo: «Arginare la marea: insieme possiamo fermare le violazioni dei diritti umani in mare». Introdurranno l’incontro il prefetto del Dssui, il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, e il direttore generale della Fao, Qu Dongyu. Le conclusioni sono affidate a monsignor Fernando Chica Arellano, osservatore permanente della Santa Sede presso la Fao, l’Ifad e il Pam.

In occasione della Giornata mondiale della pesca, che si celebra domani, 21 novembre, il Dssui ha preparato anche una preghiera ispirata al messaggio di quest’anno — a firma del cardinale Turkson — reso noto ieri. Si invoca la protezione di Dio per i pescatori che, «mentre si trovano nella zona di pesca, subiscono minacce e intimidazioni da parte dello skipper e degli ufficiali, che li costringono a fare turni infiniti di giorno e di notte per pescare il più possibile, con qualsiasi condizione atmosferica». Ma si prega anche per convertire i proprietari di pescherecci «senza scrupoli che praticano la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata, la tratta di persone, la schiavitù, nonché il contrabbando di droga e armi».