La presenza ad Assisi dei giovani romani del Circolo San Pietro

Per condividere la vocazione all’accoglienza

 Per condividere la vocazione all’accoglienza  QUO-263
18 novembre 2021

«Un padre afghano che, commuovendosi, chiede al Papa aiuto per ricongiungersi con i figli abbandonati a loro stessi in quella terra di sofferenza». Matteo, volontario del gruppo giovani del Circolo San Pietro, non ha dubbi: è questa una delle immagini indelebili che porterà con sé della Giornata mondiale dei poveri, giunta alla sua quinta edizione per volontà di Papa Francesco, che l’aveva istituita a conclusione del Giubileo della misericordia.

All’incontro di venerdì scorso, tra il Pontefice e il gruppo di 500 poveri provenienti da diverse parti dell’Europa, nella basilica di Santa Maria degli Angeli, ad Assisi, le nuove leve del sodalizio romano hanno partecipato attivamente, partendo in pullman il giovedì, insieme ai volontari di altre associazioni e parte dell’ufficio del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, a cui è affidata l’organizzazione della Giornata.

Prima del momento di ascolto e preghiera con il Santo Padre nella città di Francesco è «stato straordinario vedere come tra i diversi gruppi di persone presenti, tra volontari e poveri, fosse semplice e naturale scherzare, ridere, cantare in attesa dell’arrivo del Papa», afferma Luigi che condivide con Marco, Federico, Eleonora, Emanuele e Guglielmo, tra gli altri, la fedeltà al carisma del Circolo San Pietro.

A colpire Filippo è stata la testimonianza di «una donna in sedia a rotelle, di origine rumena, ma in Italia da più di vent’anni, che è stata salutata dal Pontefice dopo aver parlato di una grandissima sofferenza interiore che nessun medicinale, nessun antidolorifico o nessuna operazione può riuscire ad alleviare».

Tornando col pensiero alla giornata di Assisi, Matteo sottolinea, infine, come sia stato anche formativo «conoscere altri ragazzi un po’ con la stessa vocazione che abbiamo noi giovani del Circolo San Pietro, nel senso proprio di darsi, di aprirsi sempre all’altro, accogliendolo».

I giovani del sodalizio romano hanno partecipato poi anche alla messa celebrata dal Papa nella basilica di San Pietro domenica 14. (Marco Chiani)