Nuove tecnologie per la pace

18 novembre 2021
Sui social media si definisce «hopeful human from Jerusalem», uomo speranzoso di Gerusalemme: bastano queste parole a inquadrare Adnan Jaber, ventisei anni, nato e cresciuto nella Città Santa, Gerusalemme. Di famiglia musulmana, Adnan è originario del quartiere di Shu’fat, a Gerusalemme Est. La sua storia è la stessa di tanti gerosolimitani che conoscono la complessità di vivere in una città contesa, in cui mura visibili e invisibili impediscono alle persone di comunicare e incontrarsi. Proprio per non rassegnarsi a questo immobilismo, oggi Adnan è attivo in diverse iniziative che, attraverso la tecnologia e lo sport, puntano a incoraggiare il dialogo tra israeliani e palestinesi. «La speranza, la pace, la riconciliazione, la coesistenza: sono questi i temi che mi interessano e ...

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