Per gli Adivasi è aumentato con la pandemia il rischio di espropriazione delle loro terre

I diritti violati

Shilo Shiv Suleman of India, an artist with the Fearless Collective, paints a mural depicting ...
12 novembre 2021
I membri delle minoranze etniche indiane, chiamate “Adivasi” oppure “Scheduled Tribes” (che può essere tradotto come “tribù riconosciute” o “tribù registrate”), sono presenti nel subcontinente da tremila anni. Dopo l’indipendenza dal Regno Unito, nella costituzione del 1950 furono approvate una serie di norme a protezione degli indigeni e delle caste più umili. L’appellativo di “Schedule Tribes” fu utilizzato per la prima volta in maniera ufficiale nell’articolo 341 di quel documento. Fu la fine di un lungo processo e l’inizio di una nuova relazione tra società e gruppi minoritari, perché se le norme del 1949 dovevano garantire alcuni diritti alle tribù indigene, l’effetto fu esattamente il contrario: un sostanziale peggioramento delle loro condizioni di vita. Ancora oggi gli Adivasi sono ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati