Papa Francesco ricorda la Notte dei cristalli

La minaccia dell’antisemitismo è una miccia che va spenta

 La minaccia dell’antisemitismo   è una miccia  che va spenta  QUO-255
09 novembre 2021

Papa Francesco ha ricordato oggi, con un tweet lanciato dall’ account @Pontifiex, l’anniversario della Notte dei cristalli, la violenta azione persecutoria antisemita che coinvolse tutte le comunità ebraiche in Germania nella notte tra il 9 e il 10 novembre del 1938. «Impegniamoci — si legge nel messaggio — a promuovere una educazione alla fraternità, così che i rigurgiti di odio che vogliono distruggerla non prevalgano. La minaccia dell’antisemitismo, che ancora serpeggia in Europa e altrove, è una miccia che va spenta».

E quanto la minaccia dell’antisemitismo sia presente lo rivela anche l’ultimo rapporto realizzato dall’Agenzia europea per i diritti fondamentali (Fra).

Sebbene i lockdown possano aver portato a un contenimento fisiologico degli episodi di antisemitismo negli spazi pubblici, la proliferazione delle cospirazioni antisemite online — si sottolinea con evidenza nel rapporto dell’Agenzia europea per i diritti fondamentali — mostra come il numero di incidenti registrati sia in aumento. Dagli ultimi sondaggi effettuati e in base alle prove raccolte dalle organizzazioni civili emerge che gli attacchi contro gli ebrei sono fortemente sottostimati e che l’odio sul web, incluso l’antisemitismo, ha messo saldamente radici nelle società europee.

Nel documento della Fra (con sede a Vienna) sono stati raccolti dati ufficiali e non ufficiali sugli episodi di antisemitismo rilevati in diversi Stati dell’Unione europea. Tra questi la Germania, che nel 2020 ha registrato il numero più alto in Europa di crimini a sfondo politico con un movente antisemita (2.351). Cifra, si legge nel report, che è la più alta registrata nel periodo 2010-2020.

Un numero più alto di casi rispetto ad altri Stati, avverte l’Agenzia europea per i diritti fondamentali, può comunque voler significare che la Germania ha un sistema più efficace di rilevamento dei casi antisemiti, non necessariamente che il Paese sia quello più affetto da questa piaga.

Analogo il discorso per l’Italia, che con 101 episodi identificati dall’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti di discriminazione (Oscad) sulla base di indagini condotte dalla Polizia di Stato o dall’Arma dei Carabinieri, si piazza al poco invidiabile quarto posto dopo Germania, Paesi Bassi (517) e Francia (339). Dei casi denunciati dall’Oscad, 86 rientrano nel reato di istigazione alla violenza.

In alcuni Paesi come Grecia e Ungheria (dati non ufficiali), il numero di episodi antisemiti al contrario è diminuito, ma il problema, rileva l’Agenzia, rimane lo stesso in tutta Europa: la maggior parte dei casi non viene ancora denunciata.

Non solo le vittime e i testimoni devono essere incoraggiati a segnalare gli incidenti antisemiti, ma le autorità dovrebbero disporre di sistemi che consentano la registrazione e il confronto di tali episodi. Gli attori politici a livello sia dell’Unione europea che degli Stati membri, conclude il dettagliato rapporto della Fra, devono condividere questo impegno se si intende contrastare efficacemente l’antisemitismo.