Come leoni in gabbia

«La panchina», si intitola una delle piéce teatrali più note di Leonardo Sole, poeta, drammaturgo, studioso di linguistica e cultura sarda che ci lasciato nel 2014. Luogo dell’anima, arredo fisico e metafisico capace di trasformare un anonimo giardino pubblico in un rifugio per lettori seriali, coppie che litigano o tornano insieme, pause pranzo frettolose o lunghi pomeriggi di ozio post prandiale, oggetto del desiderio per torme di pic nic lovers o icona di solitudine per chi non ha nessun altro posto dove stare. Titolo simile ma temi molto diversi per Panchine pensanti, andato in scena nel luglio scorso a Lecco nell’ambito della rassegna Piccola Playground. «Un progetto formativo e divulgativo — così lo descrivono gli autori, Franco Bertoli e Maurizio Boschini — che vuole raccontare lo sport ...