Nello Stato birmano di Kayah la missione di sacerdoti e religiosi

Tra proiettili e virus

 Tra proiettili e virus   QUO-254
08 novembre 2021
In Myanmar, nazione stigmatizzata da un diffuso conflitto a bassa intensità e dalla pandemia, il conforto spirituale della fede, della preghiera e dei sacramenti è un elemento prezioso e cruciale: lo raccontano sacerdoti, consacrati e laici cattolici birmani che, dopo il golpe del primo febbraio e la risposta della popolazione, che ha avviato forze di resistenza, si trovano in un momento molto difficile per la vita pastorale delle comunità cristiane. «Tra la sofferenza, paura e povertà che vediamo tra la nostra gente, ci sentiamo più fortemente chiamati a donare consolazione e speranza», nota a «L’Osservatore Romano» padre Celso Ba Shwe, amministratore diocesano di Loikaw, nello Stato birmano di Kayah, nell’Est del Paese. Suonano come un grande conforto per la Chiesa locale le ...

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