Coppie ferite che testimoniano la forza del perdono

06 novembre 2021

Oltre 250 coppie, alcune anche con i figli, provenienti da tutta Italia e da altre 8 nazioni — guidate da Tina e Toni Ruiz, vice coordinatori internazionali di Retrouvaille — erano presenti stamane all’incontro con il Papa. A presentarle è stato l’arcivescovo Fabio Dal Cin, prelato di Loreto, che ha illustrato finalità e obiettivi della realtà internazionale di famiglie impegnate nella guarigione del proprio matrimonio, il cui programma, proposto in 7 lingue, è stato completato da 175.000 coppie. Nata in Canada nel 1977, è oggi attiva in 29 Paesi con più di 150 comunità.

Il presule ha ringraziato Francesco per l’udienza concessa nel contesto del Giubileo Lauretano, che sta volgendo al termine. Proprio presso la Santa Casa, infatti, Retrouvaille ha la sede centrale in Italia, dove è attiva dal 2002 al servizio di coppie sposate o conviventi, con o senza figli, sofferenti perché a rischio separazione o già separate, che intendono salvare il loro matrimonio in crisi, ferito e lacerato. Quelle partecipanti all’incontro odierno erano accompagnate da alcuni sacerdoti, insieme a padre Marco Vianelli, direttore dell’ufficio Famiglia della Conferenza episcopale italiana, e don Bernardino Giordano, che ha introdotto questa realtà nel Paese. Esse — ha detto Dal Cin — «con l’aiuto di Dio, sono diventate il segno vivente che il desiderio di rimanere insieme è più importante del torto subito e che la forza del perdono permette di risanare e rinsaldare i rapporti».

Gli hanno fatto eco Denise e Gianni Marucco, referenti delle quattro comunità di Retrouvaille in Italia, soffermandosi sulle attività svolte: 170 programmi con la partecipazione di 5.000 persone. «Qui, come coppie ferite, abbiamo trovato speranza e guarigione e quindi ci impegniamo a offrire un’alternativa alla separazione», hanno spiegato. Aggiungendo che ogni matrimonio merita «l’opportunità di sopravvivere».