Lettera del Papa per un convegno organizzato dalla Georgetown University e da «La Civiltà Cattolica»

Cultura dell’incontro

04 novembre 2021

Pubblichiamo il testo della lettera inviata da Papa Francesco agli organizzatori del convegno «The Culture of Encounter: The Future of Intercultural and Interreligious Dialogue» in programma a Roma dall’8 al 9 novembre prossimi.

Prof. John J. DeGi0iA
Presidente 
della Georgetown University

 

Rev. P. Antonio Spadaro , sj
Direttore 
de La Civiltà Cattolica

Città del Vaticano, 27 ottobre 2021.

 

Carissimi,

Ho saputo che la Georgetown University e La Civiltà Cattolica hanno organizzato insieme un incontro che si terrà nei giorni 8 e 9 novembre. So che avete scelto come tema la «Cultura dell’incontro» e che rifletterete, in particolare, sul futuro del dialogo interculturale e interreligioso.

Sono molto contento per questa iniziativa, che coinvolge due antiche istituzioni della Compagnia di Gesù, con una storia che risale al 1789 per l’Università e al 1850 per la Rivista. Oggi queste istituzioni si ritrovano unite per pensare al futuro della nostra umanità. E sono compiaciuto per il fatto che avete coinvolto la Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli e il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. Proseguite in questa collaborazione fruttuosa con i vari Dicasteri della Santa Sede!

Vi ringrazio, dunque, per il vostro sforzo di riflessione su un tema cruciale per il nostro mondo. Con le vostre lezioni, i vostri articoli e le vostre iniziative congiunte continuate ad aiutare tanti a diventare maestri e artigiani di una cultura che favorisca la comprensione reciproca.

Il nostro mondo sa moltiplicare le connessioni, ma proprio oggi facciamo fatica ad ascoltarci e a comprenderci. Il dialogo è espressione autentica dell’umano, una via che merita di essere intrapresa con pazienza per trasformare la competizione in collaborazione. Dobbiamo spendere le nostre energie per educare all’apertura rispettosa nei confronti degli altri, riconoscendone i diritti e le libertà fondamentali. E la via per edificare insieme il futuro.

Sia questo il vostro compito: far sì che le differenze convivano integrandosi, arricchendosi e illuminandosi a vicenda, anche se questo comporta discussioni e diffidenze. La fratellanza, intesa nel suo senso più profondo, è infatti un modo di fare la storia, compito nel quale vi invito ad impegnarvi con decisione.

Per favore, pregate per me; io lo farò per voi!

Che Dio vi benedica e la Madonna vi custodisca,

Fraternamente,

Francesco


Con i cardinali Tagle e Ayuso Guixot


Celebrare il primo anniversario di Fratelli tutti ed esplorare il significato e le implicazioni di una cultura dell’incontro per la Chiesa e il mondo: con questo duplice obiettivo il Berkley Center for Religion, Peace, and World Affairs della Georgetown University e «La Civiltà Cattolica» hanno organizzato una conferenza sul tema «The culture of encounter:  the future of intercultural and interreligious dialogue», in programma a Roma, a Villa Malta, dall’8 al 9 novembre prossimi. I discorsi programmatici sono stati affidati ai cardinali  Luis Antonio G. Tagle e Miguel Ángel Ayuso Guixot, rispettivamente prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli e presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso. Nel corso di tre sessioni saranno approfondite le novità dell’enciclica firmata dal Papa  lo scorso anno ad Assisi  sulla tomba di san Francesco, il 3 ottobre, vigilia della festa del Poverello,  e il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, sottoscritto ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019 dallo stesso Pontefice e dal Grande imam di Al Azhar. D’altronde, spiegano gli organizzatori, la cultura dell’incontro è un tratto distintivo di Bergoglio, sin dalla sua esperienza come gesuita e come arcivescovo di Buenos Aires. Un concetto che sottolinea l’importanza dell’umiltà, della generosità e della pazienza come fondamenta per un dialogo produttivo, capace di superare le divisioni culturali, religiose e politiche.