30 ottobre 2021
Ci sono gesti che indicano la cifra di un uomo: Russia, fine dell’estate di guerra del 1942, l’alba sorge sulla pianura, illuminando gruppi di alpini che escono dalle erbe alte e muovono all’attacco di una posizione nemica. È una strage: il battaglione Vestone, che conta quasi settecento soldati, ne perde più di due terzi, fra morti e feriti. Tra quei giovani, un futuro scrittore dal respiro europeo: Mario Rigoni Stern. È stordito e nauseato dalla battaglia, sconvolto dallo spettacolo di morte. Tre sovietici sono stati catturati: gli viene ordinato di ucciderli. Il sergente Rigoni rifiuta: non si spara a uomini disarmati. La morale prima della guerra. L’esecuzione sarà compiuta da altri, ma quel rifiuto, in quel frangente, dice molto dell’etica e dell’umanità di Mario Rigoni Stern, che cesellerà ...
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