26 ottobre 2021
Chi ha percorso a piedi qualche centinaio di chilometri di un cammino ha contemplato in profondità il mistero dell’incarnazione. Anche se non lo sa e forse neppure lo sospetta. Ugualmente la soddisfazione che l’esperienza gli ha provocato deriva da questo dato di fondo.
Uno dei limiti più gravi dell’umanesimo contemporaneo consiste nell’aver nascosto in profondità la consapevolezza del proprio essere fisico. Nell’aver oggettivizzato la corporeità, nell’averla sottoposta in toto alla componente raziocinante. Nel tentativo di negare tutto ciò che la ragione non riesce a spiegare. La scissione tra realtà fisica e spirituale si è spinta così in là da farci dimenticare le radici del nostro essere, che pure le religioni del libro hanno chiare.
Per ebraismo, cristianesimo e islam ...
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