Nell’anniversario dell’enciclica

Custodi, non padroni, della fraternità

26 ottobre 2021
Da quando un Papa ha deciso di assumere il nome di Francesco, l’esperienza del poverello di Assisi non è più soltanto una dolce memoria per la Chiesa, ma una graffiante provocazione a verificare se il Vangelo è davvero il cuore pulsante del suo essere e del suo agire. In questo ultimo anno, inoltre, con l’uscita dell’enciclica Fratelli tutti, la profezia lasciata da Francesco d’Assisi e ravvivata dall’attuale Pontefice ha accresciuto la sua rilevanza, costringendo tutto il corpo di Cristo a confrontarsi con la necessità di tornare all’essenziale del Vangelo senza indulgere nella paura di smarrire la propria identità. Se lo si vuole intendere, infatti, il messaggio dell’enciclica è molto chiaro e, per certi versi, disarmante: non si può più pensare di essere strumento di salvezza ...

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