Visita del cardinale Sandri da oggi al 3 novembre

In Siria per testimoniare la solidarietà del Papa

25 ottobre 2021

Per testimoniare la vicinanza e la solidarietà di Papa Francesco alle comunità cattoliche della Siria, provate da anni di guerra e bisognose di un momento di discernimento e verifica pastorale, il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, inizia oggi, lunedì 25 ottobre, una visita nel Paese fino al 3 novembre prossimo.

Lo rende noto un comunicato del dicastero, nel quale si spiega come l’appuntamento, che era stato inizialmente fissato nell’aprile 2020 ed era stato rinviato a causa della pandemia da covid-19, «si realizza con la benedizione del Santo Padre e con il coordinamento della nunziatura apostolica a Damasco».

Il porporato giunge in serata nella capitale siriana per partecipare anzitutto alla riunione con l’assemblea della gerarchia cattolica in Siria e alla divina liturgia co-presieduta col patriarca di Antiochia dei greco-melkiti, Sua Beatitudine Youssef Absi; a seguire la riunione con i sacerdoti delle circoscrizioni melkite di Damasco e Bosra-Hauran, le visite alle sedi di Caritas Siria e della Società San Vincenzo de’ Paoli, all’orfanotrofio di San Paolo, al dispensario di Kachkoul, agli ospedali italiano e francese, ai salesiani, alle comunità della Chiesa sira, caldea e armena, l’incontro con i religiosi della capitale e del sud del Paese presso il memoriale di San Paolo, e con alcuni diplomatici accreditati in Siria.

Successive tappe saranno a Tartous e Homs, con le circoscrizioni sira, maronita e melkita, la celebrazione della divina liturgia e le visite alla tomba del gesuita Frans Van Der Lugt e alle cattedrali siro-ortodossa e greco-ortodossa.

Quindi il trasferimento ad Aleppo, dove il cardinale Sandri presiederà la celebrazione eucaristica in rito latino presso il vicariato apostolico, incontrerà i religiosi e i responsabili delle associazioni caritative e di beneficenza, i sacerdoti della città, e parteciperà a una preghiera ecumenica, seguita da un meeting interreligioso. Dopo soste di preghiera in ciascuna delle cattedrali cattoliche della città (ove sono presenti il vescovo maronita, melkita, siro, armeno, caldeo, e latino), il prefetto partirà alla volta di Yabroud e Maaloula, prima di far rientro a Damasco e di lì a Roma.