I mostri, così lontani così vicini

 I mostri, così lontani così vicini  QUO-241
22 ottobre 2021
Il mostro ci terrorizza perché ci ri-guarda: non possiamo fare a meno di guardalo ma lui ricambia lo sguardo, come uno specchio che riflette le immagini. Scopriamo che quell’orrore che ci attira spaventandoci e che finiamo per mirare non è solo fuori ma dentro, all’interno del nostro cuore. Il verbo “mirare” è il più adeguato: l’uomo non ammira l’orrore ma lo mira, lo guarda, scrutandolo e poi lo “prende di mira”, cioè, rimuovendolo lontano da sé, lo scarica, addossandolo sugli altri. Il mostro diventa bersaglio, nel “mirino” di chi si sente “normale”. È il meccanismo che ritroviamo anche nelle storie che hanno dato vita ai tre grandi film di novanta anni fa, in quel formidabile 1931 che vide l’uscita di Dracula, Frankenstein e Il mostro di Düsseldorf raccontati in questa pagina ...

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