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na rivista specializzata presentava una analisi della situazione mondiale che contraddice il pessimismo dominante, e indica la via di uscita dalla crisi. Il titolo dello studio: «Quattro forze salveranno il mondo». Quali sono queste forze? La prima: il progresso tecnologico, con la sua travolgente accelerazione. La seconda: l’innovazione fai-da-te. La terza: i soldi — tanti soldi — spesi per un obiettivo specifico. La quarta: i poveri, il cosiddetto “miliardo degli ultimi”, che stanno entrando nell’economia globale. Queste quattro forze posseggono enormi potenzialità: ciascuna di esse, singolarmente presa, può cambiare profondamente il mondo.
Ma nel Vangelo di oggi abbiamo ascoltato una parola, l’unica vera parola che può salvare il mondo: amare Dio e amare il prossimo vale più di tutto!
Davvero, l’amore è l’unica cosa che conta! Facciamo esperienza ogni giorno che tutte le ricette che la società offre servono a niente, se non c’è l’amore.
Quello che può soddisfare pienamente la fame e sete di felicità dell’uomo, non sono la tecnologia, la ricchezza, il benessere, ma è soltanto l’amore. Amore dato e ricevuto.
Le cronache di ogni giorno ci ricordano tristemente tanti fallimenti e tradimenti dell’amore. Questo ci fa scoprire che non abbiamo capito l’amore insegnato da Cristo.
Amare vuol dire dare; dare significa amare. Dare tutto, dare la vita. L’amore è il principio.
L’amore è la forza. L’amore è il segreto della riuscita.
L’amore è l’unica vera forza che salverà il mondo.
«Ho cercato la mia anima, ma l’anima non l’ho vista; ho cercato il mio Dio, ma mi è sfuggito; ho cercato
il mio fratello, e ho trovato tutti e tre» (Clarence W. Hall).
Noi cristiani, soprattutto, sappiamo che la nostra forza è nell’amore! L’amore, l’amore di Dio, il nostro amore per Dio e per gli altri è la chiave per capire la bellezza della vita!
Il Vangelo in tasca
31 ottobre, Domenica xxxi del Tempo ordinario
Prima lettura: Dt 6, 2-6
Salmo: 17
Seconda lettura: Eb 7, 23-28
Vangelo: Mc 12, 28-34
di Leonardo Sapienza