L’imprevedibilità di Franz Liszt e della sua musica a 210 anni dalla nascita

Carnale e mistico

 Carnale e mistico  QUO-240
21 ottobre 2021
Quando venne al mondo, in quell’autunno del 1811, al di sopra degli occhi di un’umanità troppo affaccendata sui campi di battaglia, stava passando una cometa. La stessa che in Guerra e Pace viene raccontata da Tolstoj. Un corpo celeste che affiora nel cielo notturno proveniente dagli spazi profondi e che comunemente veniva considerato portatore di sventura. Un’eccezionalità estetica invece è la cometa, come quel pargoletto che il 22 ottobre apriva i suoi di occhi sul mondo e non poteva sapere che da lì a qualche anno sarebbe diventato il più grande pianista della storia, il virtuoso per antonomasia, il funambolo capace di incantare folle osannanti, Franz Liszt, per il cui strabordante successo il poeta Heinrich Heine coniò il termine di Listztomania. C’è un bellissimo quadro di Josef ...

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