Il Papa sulla distribuzione dei vaccini

Aiutare i Paesi poveri
con dignità

 Aiutare i Paesi poveri con dignità  QUO-237
18 ottobre 2021

I prodotti della scienza non vanno distribuiti come semplici «cerotti» per tamponare il male, ma come rimedi in grado di «curarlo in profondità». Parlando stamane ai membri della Biomedical University Foundation, dell’Università Campus Biomedico — ricevuti in udienza nella Sala Clementina — il Papa ha lanciato un nuovo, fermo richiamo al rispetto della dignità umana del malato. Che — ha detto — «non va mai negoziata» ma «sempre difesa», in particolare quando è forte il rischio di seguire soltanto «le vie redditizie degli utili, dimenticando che prima delle opportunità di guadagno ci sono le necessità degli ammalati». Non a caso Francesco ha fatto riferimento all’attuale pandemia, che «ci ha mostrato l’importanza di connetterci, di collaborare, di affrontare uniti i problemi comuni». Questo vale soprattutto per la questione dei vaccini: «È urgente aiutare i Paesi che ne hanno di meno — ha riconosciuto il Pontefice — ma occorre farlo con piani lungimiranti, non motivati solo dalla fretta delle nazioni benestanti di stare più sicure». I rimedi, infatti, «vanno distribuiti con dignità, non come elemosine pietose».

Il discorso del Papa