Teatro e cinema nella riflessione di Irène Némirovsky

L’uomo eterno

 L’uomo eterno  QUO-236
16 ottobre 2021
Irène Némirovsky (1903-1942) sostiene che ci sia una manifesta differenza tra teatro e cinema. Il primo indagherebbe sull’«uomo eterno (l’innamorato, l’ambizioso, il malato, il geloso)»; il secondo, invece, riguarderebbe specificamente «l’uomo del proprio tempo, segnato dall’anno di nascita 1900 o 1914, o 1930». In altre parole, nel testo intitolato A proposito della querelle tra teatro e cinema e comparso per la prima volta il 24 marzo 1934 su «Paris-Soir», la scrittrice — nota al grande pubblico per l’incompiuto e postumo romanzo Suite francese (2004) — afferma che le due arti si spartiscono l’umanità e ciascuna delle due si prende «la parte che gli è più consona» (tale studio «è ammirevole ma, per questo, dobbiamo trascurare il secondo ...

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