16 ottobre 2021
In un’ideale classifica di persone più invise, il primo posto toccherebbe sicuramente ai “rom”, i “diversi” più diversi. I giudizi della popolazione italiana nei loro confronti hanno poche sfumature: “Sono tutti ladri”; “Sono pieni di soldi ma vivono come pezzenti”; “Non hanno voglia di lavorare”; “Puzzano, non gli si può stare vicino”, e via dicendo. Su un totale di 180.000 persone, tra rom, sinti e caminanti, presenti sul territorio italiano (secondo la stima del Consiglio d’Europa), 17.800 sono accomunate da un unico destino di esclusione e da una quotidianità vissuta dentro container, tende, roulotte; realtà abitative denominate con nomi diversi ma che possono essere definite con un’unica parola, cruda ma più corretta: baraccopoli. Le baraccopoli sono luoghi generalmente delimitati da ...
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