Messaggio del Papa per i 90 anni della statua del Cristo Redentore

13 ottobre 2021

«Sua Santità condivide i sentimenti di gioia e si unisce al ringraziamento che il popolo di Rio de Janeiro innalza a Cristo Redentore, in occasione del 90° anniversario dell'inaugurazione della sua statua sulla sommità del Corcovado. Questa immagine, con le braccia aperte in un incessante appello alla riconciliazione, rappresenta l’invito alla fratellanza che Nostro Signore lancia alla città e a tutto il Paese per formare una comunità dove nessuno si senta solo, non voluto, rifiutato, ignorato o dimenticato e dove tutti s’impegnino a lottare per un mondo più giusto, più solidale e più felice». Inizia così il messaggio di Papa Francesco per la città di Rio de Janeiro, in Brasile, nel novantesimo anniversario dell’inaugurazione della statua di Cristo Redentore. L’auspicio è contenuto in un messaggio a firma del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato.

Nel testo il Papa «ricorda che, indipendentemente dal livello di istruzione o di ricchezza, tutte le persone possono contribuire alla costruzione della fratellanza umana: nessuno deve rimanere “a braccia conserte”, ma piuttosto aprire le braccia a tutti, come fa il Redentore. Per raggiungere questo obiettivo è fondamentale un dialogo costruttivo, perché “tra l'indifferenza egoistica e la protesta violenta, c'è un’opzione sempre possibile: il dialogo. Dialogo tra generazioni, dialogo tra le persone, perché tutti siamo persone” (Fratelli tutti, 199)».

A questo scopo il Papa «auspica che in questo giorno si rinnovi l’impegno ad accogliersi vicendevolmente, certo che è soprattutto Cristo ad accogliere tutti: Egli abita la città e invita ad avvicinarsi a Lui perché, standogli vicino, saremo vicini gli uni agli altri». Il messaggio si conclude con l’assicurazione della benedizione apostolica per quanti hanno celebrato la ricorrenza partecipando alla Messa del 12 ottobre .