La diocesi senese dona cento lampade ai detenuti-studenti di San Gimignano

In carcere si accende la luce della cultura

 In carcere si accende la luce della cultura  QUO-233
13 ottobre 2021
La luce forte e fredda, quella esterna del neon, viene spenta dall’agente di polizia penitenziaria che passa per l’ultima ispezione lungo i corridoi del carcere. Da lì in poi, il buio. O quasi. Perché all’interno della cella ci sono solo lampade-applique da pochi watt che non consentono alcun tipo di lettura. Per gli studenti detenuti che si stanno preparando in vista degli esami, questo è un grave handicap perché «le ore di inattività diventano troppe e, pur volendo, non si riesce a distinguere un riga dall’altra». A San Gimignano, in provincia di Siena, gli ospiti della casa di reclusione di Ranza, iscritti all’università, non avranno più questo problema. Il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena - Colle di Val d’Elsa - Montalcino, ha infatti consegnato nei ...

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