La recensione di Hermann Hesse

«Leggere Dostoevskij quando siamo a terra»

 «Leggere Dostoevskij quando siamo a terra»  QUO-232
12 ottobre 2021
Nel marzo 1925 Hermann Hesse recensisce sul quotidiano «Vossische Zeitung» (n. 138 del 22/3/1925) una nuova edizione delle opere di Dostoesvskij («Gesamtausgabe. Das dichterische Werke in sechzehn Bänden») per l’editore J. Ladyschnikow di Berlino, che stampava prevalentemente opere di autori russi (Tolstoj, Čechov, Gor’kij, Achmatova). La traduzione dal tedesco è di Lucio Coco. Su Dostoevskij non c’è niente di nuovo da dire. Tutto quello che di intelligente e corretto, tutto è già stato detto, tutto a suo tempo era nuovo e arguto e nel frattempo è già invecchiato, mentre la figura amata e terribile dello scrittore ci appare sempre nuova segnata di segreto e di mistero, quando noi nelle ore del bisogno e dell’introspezione andiamo ad essa. Il borghese che legge di ...

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