Una mostra ad Amsterdam su «I mangiatori di patate»

Van Gogh l’incompreso

 Van Gogh l’incompreso  QUO-230
09 ottobre 2021
Era convinto di aver realizzato un capolavoro ma i suoi amici e i critici d’arte, o presunti tali, non erano dello stesso avviso. Ne I mangiatori di patate (1885) Vincent van Gogh riconosceva il valore del proprio testamento spirituale perché vi manifestava una tensione, sensibile e accorata, verso i poveri e gli umili costantemente ai margini non solo della vita sociale ma anche dell'universo artistico. Quando sottoposte la tela al giudizio altrui, van Gogh rimase molto deluso, anzi profondamente ferito, da valutazioni che finirono per fargli dubitare, nonostante fosse largamente acclamato, del suo talento. Un suo collega, nonché caro amico, Anthon van Rappard, gli scrisse una stinging letter, come rileva «The Times», una caustica missiva che gli inferse un colpo tremendo. «Perché — si chiede van ...

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