Oltre 24 milioni chiamati alle urne per le legislative. Assenti i movimenti che hanno guidato il dissenso

Iraq al voto tra tensioni sociali e crisi economica

09 ottobre 2021
Baghdad, 9. Più di 24 milioni di iracheni sono chiamati a votare domani, domenica, per le elezioni legislative. Un test cruciale per l’Iraq, Paese attraversato da moti di protesta popolari e tensioni internazionali. Le consultazioni sono iniziate formalmente ieri con il voto di militari e poliziotti e di oltre 120 mila sfollati sparsi nei trenta campi profughi di tutto il Paese. L’Iraq è un attore chiave della regione: è il secondo maggiore produttore energetico del Medio oriente ed è stato il Paese arabo dell’area più colpito dalla pandemia. I candidati sono circa tremila, di cui 900 donne. Si contendono i 328 seggi del parlamento federale. Va aggiunto che la nuova legge elettorale prevede una “quota rosa” di 83 seggi. Queste sono le quinte elezioni legislative dalla caduta di Saddam Hussein, 18 ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati