L'appello del Papa durante l'incontro con i leader religiosi al Colosseo

Meno armi più cibo e vaccini

 Meno armi  più cibo e vaccini  QUO-229
08 ottobre 2021

Con la forza umile della preghiera «che disarma i cuori dall’odio» Papa Francesco si è unito ieri pomeriggio ai leader religiosi che dal Colosseo hanno lanciato un appello per la pace nel mondo in occasione dell’Incontro promosso dalla Comunità di Sant’Egidio «Popoli fratelli, terra futura. Religioni e culture in dialogo». Nell’anfiteatro romano che in passato fu luogo di spettacoli fratricidi, il Pontefice ha ricordato come anche oggi si assista «alla violenza e alla guerra, al fratello che uccide il fratello quasi fosse un gioco guardato a distanza, indifferenti e convinti che mai ci toccherà». Perché, ha commentato con una punta di amarezza, «il dolore degli altri non mette fretta: quello dei caduti, dei migranti, dei bambini intrappolati nelle guerre, privati della spensieratezza di un’infanzia di giochi». Per questo sono stati proprio alcuni bimbi a ricevere l’appello di pace affinché raggiunga tutti i popoli. Smilitarizzare i cuori, ridurre le spese per gli strumenti di morte, destinandole «ai bisogni umanitari»; «meno armi e più cibo, meno ipocrisia e più trasparenza, più vaccini distribuiti equamente e meno fucili venduti»: queste le richieste del vescovo di Roma, che ha esortato a disinnescare «in ogni tradizione religiosa, la tentazione fondamentalista» che porta «a fare del fratello un nemico». Con un pensiero anche per il creato e la denuncia di quell’«avidità insaziabile, di cui la terra che calpestiamo porta le cicatrici, mentre l’aria che respiriamo è piena di sostanze tossiche e povera di solidarietà». Perché, ha spiegato, «se c’è chi vuole dividere e creare scontri, noi crediamo nell’importanza di camminare insieme per la pace». Parole riecheggiate oggi sull’account @Pontifex con due tweet che rilanciano l’hashtag #FraternityForFuture.

Il discorso del Papa