Una sorprendente modernità

 Una sorprendente modernità  QUO-228
07 ottobre 2021
Sono passati trent’anni da che Natalia Ginzburg ci ha lasciato e i suoi scritti restano di una sorprendente modernità. Ben venga dunque, nel caso di Vita immaginaria (Torino, Einaudi, 2021, pagine 232, euro 12), una felice ristampa dopo l’unica edizione del 1974. Una personalità, quella di Ginzburg, oggetto di costante attenzione critica da parte di Domenico Scarpa che cura con sapienza amorevole la riedizione di quei brevi e intensi saggi, così come di altre raccolte che si spera verranno rieditate. Nei lontani anni Trenta del secolo scorso Natalia Ginzburg fu autrice di uno scritto molto breve dal titolo Dire la verità. È un manifesto etico ed estetico che è poi valso per tutta la sua produzione ed è straordinariamente interessante rileggerlo oggi, in tempi molto mutati, affollati da un ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati