L’accoglienza di un ragazzo afghano in una casa famiglia italiana

Un “gruppo” che si aiuta

 Un “gruppo” che si aiuta  QUO-220
28 settembre 2021
L’ultimo in ordine temporale ad essere accolto è stato un ragazzo afghano di 18 anni che a marzo, grazie ad un corridoio umanitario, ha lasciato il campo profughi di Lesbo per trovare a Rovereto, nella casa famiglia di Antonio Caproni e sua moglie Sonia Zanini, l’opportunità di un futuro migliore. La coppia aveva idee chiare su come avrebbe voluto impostare la propria vita ben prima del matrimonio avvenuto 31 anni fa: già frequentavano l’Associazione Comunità Papa Giovanni xxiii che metteva al primo posto l’accoglienza, l’inclusione e l’accettazione verso l’altro quando, appena sposati, la Comunità propose loro di andare a vivere in Brasile per due anni e aprire una casa famiglia. Loro acconsentirono ma due anni erano pochi, servivano appena per ambientarsi e conoscere problemi e necessità. Fu ...

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