In Bangladesh l’impegno di organizzazioni cattoliche per i rohingya

In cerca di una terra promessa

 In cerca di una terra promessa  QUO-220
28 settembre 2021
Quattro anni di esodo. Quattro anni di sofferenza. ma anche quattro anni di solidarietà ininterrotta. Il popolo dei rohingya che nel 2017 ha lasciato in massa il Myanmar, in seguito a una violenta repressione militare, si ritrova in Bangladesh alle prese con eventi catastrofici (come inondazioni ma anche incendi) e con la diffusione della pandemia. I rifugiati sono fermi in un limbo che li vede non riconosciuti dal governo birmano e solo “temporaneamente accolti” da quello bangladese nei campi profughi nella località di Cox’s Bazar, nei pressi del confine birmano. Mentre oltre un milione di persone, specialmente i bambini e i giovani, risentono degli effetti della migrazione forzata e della vita in una perenne condizione di precarietà, la salvezza per loro giunge dalla presenza di organizzazioni umanitarie, di ...

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