Biennale Musica di Venezia dedicata alla voce

Una domanda molte risposte (per fortuna)

 Una domanda molte risposte (per fortuna)  QUO-216
23 settembre 2021
Dalle caverne alle sale da concerto la strada è stata lunga. La voce ha accompagnato la musica in tutto il suo sviluppo. Dal gregoriano, alla polifonia cinquecentesca di Palestrina, dalla nascita dell’opera fino alle sperimentazioni del Novecento non c’è mai stato un momento in cui il bisogno degli artisti di comunicare abbia rifiutato il canto. Ogni epoca ha avuto i suoi problemi, ogni novità ha incontrato le sue resistenze e anche oggi siamo più o meno nella stessa situazione. La domanda è quella di sempre: come si può sviluppare una tecnica vocale originale, nuova, significativa ed espressiva senza ricadere nei calchi del passato? Molte risposte diverse, per fortuna, un po’ di indicazioni e parecchi stimoli arrivano in questo ambito dalla Biennale Musica di Venezia. Già dal titolo, ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati