L’apertura dei lavori nella capitale polacca

20 settembre 2021

«Gesù usa parole molto dure contro quanti fanno del male ai bambini, ma anche contro coloro che potrebbero ignorare tale male»: lo ha sottolineato l’arcivescovo Stanisław Gądecki, metropolita di Poznań e presidente della Conferenza episcopale della Polonia, aprendo domenica a Varsavia i lavori della Conferenza internazionale sulla salvaguardia dell’infanzia e degli adulti vulnerabili nell’Europa centro-orientale, organizzati dalla Pontificia Commissione per la tutela dei minori (Pctm) in collaborazione con l’episcopato polacco. Vi partecipano fino a mercoledì prossimo, 22 settembre, pastori, sacerdoti, superiori di congregazioni religiose maschili e femminili, psicoterapeuti ed esperti laici.

Nella sessione inaugurale — in cui è stato anche proiettato il videomessaggio di Papa Francesco — oltre al presule è intervenuto il cardinale O’Malley, che presiede la Pctm. Gądecki ha incentrato il proprio intervento sul Vangelo di Matteo (18, 5-7). «Guai al mondo per gli scandali! — ha detto —. È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!». Perciò «ci riuniamo — ha aggiunto — per essere guariti dall’indifferenza e ancora di più dal disinteresse per l’ingiustizia». Quindi ha spiegato che non si tratta solo di abusi sessuali, ma di potere e di coscienza: «Quando ho incontrato le vittime, ho sentito spesso storie in cui l’abuso sessuale è stato preceduto da una manipolazione volta a ottenere una fiducia illimitata e quindi un potere sulla vita della persona, che è indifesa contro tale manipolazione». Infine, invitando a riconoscere gli errori, ha esortato alla speranza nella consapevolezza del comune impegno di tutta la Chiesa.

Sono seguite le testimonianze di padre Tarsycjusz Krasucki e di una donna che ha raccontato di aver subìto abusi da parte di un sacerdote. Stamane, lunedì, è intervenuto monsignor Tomáš Halík, docente all’Università Carlo di Praga e parroco. Sotto il regime comunista, fu segretamente ordinato prete e fu uno dei più stretti collaboratori del defunto cardinale Tomášek.