18 settembre 2021
Il mondo bachiano in Italia non sarebbe lo stesso senza Alberto Basso. La mole di studi, la qualità della sua ricerca e la diffusione internazionale che hanno avuto i suoi testi sono un vero e proprio spartiacque musicologico per il Paese. È abbastanza assodato che ci sia un prima e un dopo Basso: chiunque abbia fatto degli studi musicali — interpreti, cantanti, direttori o musicologi — possiede almeno uno dei ponderosi volumi dello studioso torinese. Il più apprezzato resta probabilmente Frau Musika, mille pagine di ritratto devoto ma rigoroso.
«L’attività di Basso è stata d’esempio per tutti noi che abbiamo messo Bach al centro della nostra ricerca» sostiene la pianista Chiara Bertoglio, che di mestiere fa anche la musicologa e la teologa – e quando si parla di musicisti come Bach ...
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