Verso la conferenza di Varsavia sulla tutela dei minori

Per tracciare un percorso di protezione

17 settembre 2021

«La nostra missione comune di salvaguardare i bambini di Dio» è l’eloquente tema della conferenza internazionale promossa a Varsavia in Polonia — da domenica 19 a mercoledì 22 settembre — dalla Pontificia commissione per la tutela dei minori, allo scopo di affrontare concretamente la questione insieme alle Chiese dell’Europa centrale e orientale.

«La nostra Commissione — ha spiegato il cardinale presidente Seán Patrick O’Malley — si reca a Varsavia per essere a fianco delle Chiese dell’Europa centrale e orientale, per ascoltarle, conoscere la loro realtà e aiutarle a tracciare un percorso per la protezione dei minori e delle persone vulnerabili».

Alla conferenza di Varsavia prenderanno parte rappresentanti delle Conferenze episcopali e coloro che lavorano nel campo della protezione dei bambini e dei giovani in 20 Paesi dell’Europa centro-orientale. E insieme, nei tre giorni di lavoro, «esamineranno la risposta alla crisi degli abusi sessuali sui minori, valutando l’impatto nel contesto regionale» spiegano i promotori.

Si parlerà, dunque, di prevenzione e di intervento pratico, con la denuncia degli abusi, seguendo le indicazioni del motu proprio di Papa Francesco Vos estis lux mundi. Saranno, inoltre, presentate pratiche positive già adottate. In sostanza, l’obiettivo della conferenza «è lo scambio di esperienze e la creazione di un “network” di persone coinvolte nel campo della protezione dei minori, per stabilire una più stretta collaborazione e condivisione di risorse in una dialettica di apprendimento reciproco».

Alla conferenza ci saranno vescovi, superiori di congregazioni religiose maschili e femminili e laici — anche in rappresentanza della comunità greco-cattolica — che lavorano nel campo della protezione dei minori provenienti da Polonia, Albania, Croazia, Slovenia, Ungheria, Romania, Moldavia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ucraina, Russia, Estonia, Lettonia, Lituania, Belarus, Serbia, Montenegro, Repubblica di Macedonia del Nord e Kosovo.

Il cardinale O’Malley ha rivolto un particolare ringraziamento a coloro che hanno subito «abusi sessuali da parte del clero che continuano a farsi avanti e a condividere la loro esperienza. È grazie al loro coraggio — ha detto — che altri possono essere risparmiati dal vivere questo orrore. Non c’è luogo o gruppo di persone che sia immune dall’essere colpito da questo crimine e peccato. Si è tragicamente infiltrato nella Chiesa in tutti i Paesi e in tutte le culture». Il cardinale ha anche riaffermato, come priorità, l’impegno per la tutela «dei bambini affidati alla nostra cura pastorale».

A sua volta l’arcivescovo Stanisław Gądecki, presidente della Conferenza episcopale polacca — che partecipa all’organizzazione della conferenza internazionale con la St. Joseph Foundation — ha auspicato «che questo incontro permetta di guardare non solo le difficoltà che affrontiamo oggi, ma anche di scambiare esperienze e pratiche virtuose, e che segni l’inizio di una futura collaborazione, che porterà ad azioni comuni nella nostra parte d’Europa».