17 settembre 2021
Dante ha avviato il suo racconto, inserendolo tra gli estremi della dottrina cristiana: il peccato e la redenzione. Per coinvolgere i suoi Lettori sarà necessario il sincretismo teologico che Giovanni Fallani (Ritratto di Dante teologo, 1965) interpreta come un «bisogno di riesaminare la sua particolare vicenda nella legge provvidenziale, insieme ai motivi della lotta e della certezza del bene». La presenza nell’inferno di personaggi storici, accanto a personaggi mitici o letterari, ci dà conto del ruolo provvidenziale di Dio nella Storia, che Dante progressivamente acquisisce e che in paradiso (vedi il racconto di Giustiniano) si trasformerà in teologia della Storia. Ma quello che più ci preme sottolineare, fermo restando che l’Etica di Aristotele, il commento all’Etica e la Summa di Tommaso ...
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