«I miei stupidi intenti» di Bernardo Zannoni

La faina che scoprì il tempo

 La faina che scoprì il tempo  QUO-208
14 settembre 2021
Cosa ci libera dallo stato animale? Cosa ci rende umani, facendoci superare le passioni più basse, il cieco spirito di sopravvivenza, la crudeltà del mors tua vita mea? E cosa invece dimentichiamo quando (nel percorso opposto), pur essendo esseri umani, torniamo a sbranarci? Ci sono poche risposte ma tante domande, e moltissime suggestioni, in I miei stupidi intenti (Palermo, Sellerio 2021, pagine 24, euro 16), il romanzo di Bernardo Zannoni che ha per protagonista Archy, una faina. Venduto come schiavo dalla madre a Salomon, una vecchia volpe usuraia, è lo stesso Archy a raccontarci la sua storia in una realtà dominata dalla ferocia, dalla sopraffazione, dalla morte costantemente in agguato, dalla legge del più forte. Eppure questo animale zoppo, umiliato, oggetto di violenze e soprusi ma capace di ...

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